Siamo
pochi, ma ci chiamano armeni.
Non ci
consideriamo superiori a nessuno.
Semplicemente,
anche noi dobbiamo accettare,
Che noi,
soltanto noi, abbiamo l’ Ararat,
E che è
qui, sulle alture del Sevan,
dove il
cielo rispecchia la sua esatta copia.
Semplicemente,
David, ha lottato qui.
Semplicemente,
Narek, è stato scritto qui.
Semplicemente,
sappiamo scolpire dalla roccia
conventi,
Dalla
pietra realizzare pesci
e dalla
terracotta uomini,
per l’
insegnamento e per perseguire
Il Bello,
Il Buono,
Il
Nobile,
Il Sublime.
Siamo
pochi, ma ci chiamano armeni.
Noi non
ci consideriamo superiori a nessuno.
Semplicemente
la nostra sorte è stata diversa,
Semplicemente,
abbiamo dovuto versare molto
sangue:
Semplicemente,
durante la nostra secolare
esistenza,
Quando
eravamo forti
Ed
eravamo in piedi,
Non
abbiamo assoggettato alcun altro popolo,
Nessuno
ha subito danni dal colpo della nostra
mano.
Se
abbiamo fatto schiavi ,
È stato
solo con i nostri libri,
Se abbiamo
dominato,
È stato
solo con il nostro talento…
E quando
siamo stati costretti a lasciare la no-
stra
terra,
laddove
siamo giunti e ovunque siamo andati,
Ci siamo
impegnati a favore di tutti,
Abbiamo
costruito ponti,
Unito
archi,
Ovunque a
mietere,
fruttificare,
Abbiamo
offerto a tutti idee, massime, canti:
Li
abbiamo difesi dal gelo dell’anima-
Abbiamo
lasciato dappertutto il riflesso dei
nostri
sguardi,
Le
reliquie delle nostre anime
E
l’eucaristia dei nostri cuori.
Siamo
pochi, è vero, ma ci chiamiamo armeni.
Sappiamo
guarire dopo le ferite dolenti
E con
nuovo entusiasmo gioire e far festa:
Sappiamo
penetrare nel costato del nemico,
Ed dare
sostegno a chi ci dichiara amicizia:
Sdebitarci
del bene che ci hanno offerto,
Ripagando
cento volte quel poco ricevuto…
Per i
giusti e per il sole splendente,
sappiamo
sacrificare perfino la nostra vita…
Ma se
volessero bruciarci con violenza,
Sappiamo
diventare fumo e spegnere il fuoco.
Se sarà
necessario disperdere l’oscurità,
Sappiamo
bruciare come candele accese.
E
sappiamo anche amarci con passione,
Ma
rispettando sempre anche gli altri.
Noi non
ci consideriamo superiori a nessuno-
Ma
conosciamo noi stessi,
siamo
chiamati armeni!
E perché
non dobbiamo esserne orgogliosi…
Ci siamo!
Ci saremo! E ci moltiplicheremo!