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martedì 27 dicembre 2022

Siamo pochi, ma ci chiamano armeni - Paruyr Sevak

 


Siamo pochi, ma ci chiamano armeni.

Non ci consideriamo superiori a nessuno.

Semplicemente, anche noi dobbiamo accettare,

Che noi, soltanto noi, abbiamo l’ Ararat,

E che è qui, sulle alture del Sevan,

dove il cielo rispecchia la sua esatta copia.

Semplicemente, David, ha lottato qui.

Semplicemente, Narek, è stato scritto qui.

Semplicemente, sappiamo scolpire dalla roccia

conventi,

Dalla pietra realizzare pesci

e dalla terracotta uomini,

per l’ insegnamento e per perseguire

Il Bello,

Il Buono,

Il Nobile,

Il Sublime.

Siamo pochi, ma ci chiamano armeni.

Noi non ci consideriamo superiori a nessuno.

Semplicemente la nostra sorte è stata diversa,

Semplicemente, abbiamo dovuto versare molto

sangue:

Semplicemente, durante la nostra secolare

esistenza,

Quando eravamo forti

Ed eravamo in piedi,

Non abbiamo assoggettato alcun altro popolo,

Nessuno ha subito danni dal colpo della nostra

mano.

Se abbiamo fatto schiavi ,

È stato solo con i nostri libri,

Se abbiamo dominato,

È stato solo con il nostro talento…

E quando siamo stati costretti a lasciare la no-

stra terra,

laddove siamo giunti e ovunque siamo andati,

Ci siamo impegnati a favore di tutti,

Abbiamo costruito ponti,

Unito archi,

Ovunque a mietere,

fruttificare,

Abbiamo offerto a tutti idee, massime, canti:

Li abbiamo difesi dal gelo dell’anima-

Abbiamo lasciato dappertutto il riflesso dei

nostri sguardi,

Le reliquie delle nostre anime

E l’eucaristia dei nostri cuori.

Siamo pochi, è vero, ma ci chiamiamo armeni.

Sappiamo guarire dopo le ferite dolenti

E con nuovo entusiasmo gioire e far festa:

Sappiamo penetrare nel costato del nemico,

Ed dare sostegno a chi ci dichiara amicizia:

Sdebitarci del bene che ci hanno offerto,

Ripagando cento volte quel poco ricevuto…

Per i giusti e per il sole splendente,

sappiamo sacrificare perfino la nostra vita…

Ma se volessero bruciarci con violenza,

Sappiamo diventare fumo e spegnere il fuoco.

Se sarà necessario disperdere l’oscurità,

Sappiamo bruciare come candele accese.

E sappiamo anche amarci con passione,

Ma rispettando sempre anche gli altri.

Noi non ci consideriamo superiori a nessuno-

Ma conosciamo noi stessi,

siamo chiamati armeni!

E perché non dobbiamo esserne orgogliosi…

Ci siamo! Ci saremo! E ci moltiplicheremo!